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SOCRATE

Lorenzo Bravo

31 ott 2025

Qualche settimana fa vi ho parlato di Aristotele e del suo pensiero riguardo l’oikonomia.
Oggi vediamo un altro filosofo importantissimo.

Socrate (470/469 – 399 a.C.) rappresenta senza dubbio, infatti, una delle menti più influenti dell'antica Grecia.

Egli non ebbe certo a che fare con azioni, obbligazioni e mercati finanziari, ciononostante, il suo pensiero (l’importanza che egli attribuiva all’umiltà ed alla conoscenza di sé) offre senz’altro una chiave di lettura assolutamente attuale per comprendere meglio le decisioni che prendiamo in ambito finanziario.


Socrate sosteneva che la vera saggezza ha origine dalla modestia, cioè dal saper riconoscere i propri limiti: secondo lui, infatti, solamente chi è aperto alla possibilità di non avere ragione è veramente pronto a crescere ed imparare.

La sua celebre frase “so di non sapere”, per l’appunto, non è sintomo di debolezza, bensì un potente invito a mettere in discussione le proprie certezze, per non cadere nella vuota presunzione (overconfidence) che rappresenta il vero ostacolo alla crescita.


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Ed ecco che entra in gioco la finanza comportamentale, che –come abbiamo più volte ribadito- ci mostra quanto le nostre decisioni economiche siano spesso influenzate da emozioni, istinti e schemi mentali che ci conducono in errori, anche gravi.

 
Tra i cosiddetti "bias cognitivi", uno dei più diffusi è probabilmente proprio l'eccesso di fiducia, cioè quando ci convinciamo di essere più bravi, preparati e esperti di quanto sia in realtà. In questo modo finiamo col cadere proprio nel peccato di presunzione condannato da Socrate, che ci rende ciechi ai nostri errori, impedendoci di imparare da essi.

 

“Imparare significa riconoscere che non siamo così bravi in qualcosa e che abbiamo margini di miglioramento”.

 

Bias dell'overconfidence
Bias dell'overconfidence

Prendere coscienza del fatto che non siamo infallibili ma, anzi, costantemente soggetti a distorsioni emotive e trappole mentali (come, ad esempio, l'avversione alla perdita o il bias di conferma), è l’atto di umiltà che rappresenta il primo passo per una gestione più consapevole e razionale del proprio denaro.


Dunque, prendersi del tempo prima di agire d'impulso ed affidarsi ai preziosi consigli di un professionista qualificato ed esperto è senza dubbio fondamentale, per esaminare criticamente non solo il mercato finanziario, ma soprattutto i propri pensieri e le proprie reazioni emotive.



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