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NON ESISTONO PASTI GRATIS

Lorenzo Bravo

26 set 2025

Curiosità

"Non esistono pasti gratis" è una citazione che viene ricondotta all’economista americano Milton Friedman (Nobel per l’Economia nel 1976), ma che trova in realtà la sua origine nei saloon degli anni ’30: era infatti una pratica piuttosto comune, per attrarre clientela, quella di offrire il pasto a fronte della sola spesa delle bevande.
Il trucco -tanto efficace quanto banale- stava ovviamente nel servire pietanze particolarmente salate, che costringevano gli avventori a bere di più.

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Dunque, “non esistono pasti gratis”, significa che tutto ha un prezzo.
Purtroppo, capita spesso che questo prezzo non sia così evidente: in questo modo -come nella vita in generale- finiamo con l’affrontare prima gli esami e poi (forse) imparare la lezione.

In ambito finanziario, "non esistono pasti gratis" significa che non esiste alcun rendimento che sia assolutamente privo di rischio.
Anzi, possiamo tranquillamente definire il rischio come il “prezzo del rendimento”: più rendimento desideriamo ottenere, più prezzo dovremo pagare, in termini di volatilità.
 
La prima lezione da imparare, dunque, è che rendimento e rischio sono strettamente legati e non può esistere l’uno senza dell’altro. Una regola base, fondamentale nell’investimento, che è indispensabile avere sempre ben presente.

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Rispetto alla liquidità, l’investimento in obbligazioni offre rendimenti maggiori ma comporta rischi più elevati. Così, il mercato azionario nel lungo termine genera rendimenti molto superiori, ma è ancor più rischioso.
Del resto, se le aspettative di rendimento non fossero maggiori e non fosse corrisposto un adeguato “premio al rischio”, perché mai qualcuno dovrebbe scegliere tali soluzioni?
 
Ma dato che la volatilità dei mercati comporta rischi ed opportunità -altra regola- per ridurre i primi e catturare le seconde, occorrono tempo e pazienza.

È bene ribadirlo: ogni scelta di investimento comporta dei rischi. Persino quella di non investire!
Lasciare i nostri risparmi nel “materasso”, infatti, li espone al rischio (o meglio, la certezza) della perdita di potere d’acquisto nel tempo, per effetto dell’inflazione.


Si aggiunga poi che l’assunto per cui ad un maggior rendimento atteso corrisponde una maggiore assunzione di rischio, purtroppo, non vale al contrario: non è affatto detto che esporsi a rischi elevati equivalga ad ottenere rendimenti altrettanto elevati.
 
Sempre in tema di rischio e rendimento, è importante poi tener presente che, mentre quest’ultimo è una grandezza facilmente misurabile, il primo rappresenta una grandezza soggettiva, la cui percezione è influenzata da molteplici fattori.

Detto questo, se volessi stilare una classifica, “non voglio rischiare” è senz’altro la frase che sento ripetere con maggior frequenza, a dimostrazione del fatto che, purtroppo, ancora manca una sufficiente alfabetizzazione finanziaria.

Se sui social qualche "guru" della finanza propone guadagni facili con zero rischi, molto probabilmente si tratta di una truffa:
"Se vi sembra troppo bello per essere vero… avete ragione"
avverte la Consob sul proprio sito, ricordando, tra l’altro, che il contrasto più efficace è innanzitutto l'educazione finanziaria.


Per definire in maniera consapevole scelte che rispettino il giusto equilibrio tra rendimento e rischio, il primo passo fondamentale è definire gli obiettivi che si intendono raggiungere; per poi stabilire una strategia mirata ed i comportamenti necessari, da seguire con metodo e disciplina.


Un tema così importante e delicato come la gestione del nostro denaro richiede cura ed attenzione: non improvvisate ma affidatevi al supporto di un consulente finanziario qualificato ed esperto!


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